domenica 31 agosto 2014

Feltre nasconde l'anima veneta originale.



Onore a Feltre che nasconde l'anima veneta originale.

Passeggiando per Feltre scoprendo i tesori di una cultura che conserva silenziosa i suoi valori.


Una finestra lascia il messaggio per una porta verso la cultura autentica
del popolo veneto a Feltre


Feltre, L'autorità è umanità e misura.
Così mi saluta il finestrone del palazzo appena davanti alla fermata dell'autobus e mi fa compagnia mentre lo aspetto. 
Discreto, quasi severo parla di secoli di saggezza, ma anche di fermezza. I montanari sono gente pratica che conoscono la vita. Niente archi gotici orientaleggianti, niente maschere, nemmeno copie di capitelli classici. Niente ori o dipinti boriosi. La realtà si può misurare con la saggezza e l'accettazione. Ma sempre con fermezza e serietà. Il messaggio mi dona conforto. Non c'è bisogno di urlare certezze o pavoneggiarsi comprando decorazioni. Questa è l'anima veneta. Ma chi la vede mai? Chi mai ci ha ingannato con false bandiere o simboli per farci perdere la nostra forza?
Gian Berra 2014


Feltre, un attimo di attenzione a una fontanella
che ci dona lo spirito della cultura veneta originaria.


Feltre, acqua con amore.
Proprio dentro una strettoia, appena ad un palmo dalle automobili che ad ogni attimo la sfiorano. Ogni attimo è un pericolo per una ferita. La fontanella trema e sconsolata aspetta uno sguardo, ma invano. Ma io la vedo e lei mi strega. Resto nello spazio pericoloso come innamorato, e la gente mi guarda curiosa. Guardano me che guardo la fontana, e non capiscono.
Io sono rapito e felice, come se avessi avuto un messaggio dal paradiso. Che dono!
Quattrocento anni ha aspettato lei, la divina, per ricevere la mia attenzione.
Ora che ho adorato questa Dea veneta originale, posso tirare un sospiro di sollievo perché niente ancora è perduto. Se altri la vedranno ( ma sapranno “vedere”?) capiranno che non servono atri vecchi simboli marci e sepolti per riconoscerci. Basta così poco...
Gian Berra 2014


Feltre, pochi scalini per la porta del paradiso.



Feltre, Oltre la porta il paradiso.
Salgo gli scalini e vado sopra, non so dove.
Ecco scorci modesti, senza pretese. Non ingannano, ne pretendono attenzione. E' per questo che mi toccano dentro come piccole lame. E' la vita di sempre a Feltre, anche dopo centinaia di anni di umanità che vi ha vissuto. 
Appena più sopra, al tempo in cui venne la furia di Napoleone, gli spiriti ribelli di Feltre uscirono da questi angoli per distruggere le lapidi della Signora Serenissima e lavare i muri da quell'affronto.
Un attimo di emozione che ha rivelato l'orgoglio nascosto dentro le anime di questo popolo che ha subito per troppo tempo.
Ma non c'è fretta. A Feltre si ragiona per secoli.

Gian Berra 2014

Feltre è silenziosa, discreta. Feltre aspetta senza fretta che ritorni il tempo dei scoprire e adorare la vera cultura del popolo veneto.

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