mercoledì 13 maggio 2015

La saggezza dei poveracci arricchiti, a Feltre.


Feltre, la meraviglia sconosciuta dell'ingegno dei veneti umili.

In dialetto veneto:

La sagezza dei can refati de Feltre.

Quà in tela via Mezaterra a Feltre, ma sul canton dei can refati, quei che no sera nobili, ma che i gavea fato un pochi de schei col so laoro. Lori no i fasea le case come i nobili. Lori i nobili i fasea o so palassi su lato nobile, de lori ghe parlarò naltra olta.
Quà invenze nissuni se incorze de sti tesori senza cultura. Nissuni ghe fa caso.
I can refati i gavea na anema semplice, puareta, ma co tanto sentimento. Ghe bastea do piere catade pena de sot, desmentegade dai veci romani. Ghe bastea metarle in piè e dopo tacarge sora un gran toco de legn. E sora do fenestre tonde copiade. 500 ani fa bastea poc par un pocheto de riguardo. No importanza, ma un pocheto de rispeto par la fadigha de vivar. No come quei che magnava sul laoro dei magna tera. Serietà, equilibrio, dignità ciapadi co pazienza e gran forza de far da lori soi.
Gran anema veneta, chi mai te riconosse la paziensa de aver sto coraio?
Situ mai bona de scaturarte almanco anquoi?
No gavon no massa temp, sveiate, sciupa for ala to coraio.
Scolta solamente la sagessa che ti ga 'ncora entro al cor. No scoltar nissuni, fa sto salt, ti da sola.
Solamente ti te sa trar fora al coraio da ti stessa.
Assa perdar chi dis de saver le robe, de conossar la storia.
Varda le to montagne, la tera coltada col to sudor.
Scolta solamente al to cor ferio, anca se 'ncora al soffre e pena de scondion, anca se milli ani i gha mestegà al to entusiasmo.
Coraio.
Gian Berra 2015


Traduzione:
La saggezza dei poveracci arricchiti, a Feltre.

Qua, in via Mezzaterra a Feltre, ma sul lato dei "can refati", i poveracci arricchiti, quelli che non erano nobili, ma che avevano fatto un po' di soldi col loro lavoro. Loro non facevano le case come i nobili. Loro, i nobili facevano i loro palazzi sul lato nobile della via. Di loro parlerò un'altra volta.
Quì invece nessuno si accorge di questi tesori senza cultura. Nessuno ci fa caso,
I can refati avevano una anima semplice, povera, ma con tanto sentimento. Aloro bastavano due pietre, trovate appena la sotto, dimenticate dai vecchi romani. Gli bastava metterle in piedi e poi posarvi sopra un gran pezzo di legno. E sopra due finestre copiate da qualche parte. 500 anni fa bastava poco, solo per avere riguardo. Non importanza, ma solo un po' di rispetto per la fatica di vivere. Non come quelli che vivevano sul lavoro dei mangia terra. Serietà, equilibrio, dignità conquistati la pazienza e gran forza di fare da soli.
Grande anima veneta, chi mai ti riconosce la pazienza di avere questo coraggio?
Sei capace di scuoterti almeno oggi?
Non abbiamo molto tempo, svegliati, sputa fuori il tuo coraggio.
Ascolta solo la saggezza che ancora porti dentro il cuore. Non ascoltare nessuno, fa questo salto da sola.
Solo tu sai far uscire il coraggio da te stessa.
Lascia perdere chi dice di saper le cose, di conoscere la storia.
Guarda le montagne e la terra concimata col tuo sudore.
scolta solo il tuo cuore ferito, anche se ancora soffre e pena di nascosto. Anche se mille anni hanno addomesticato il tuo entusiasmo.
Coraggio.

Gian Berra 2015


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